Secondo un’indagine americana condotta dal PEW Research Center, il 33% delle donne under 35 ha subito molestie online, contro solo l’11% di uomini della stessa fascia d’età. Le e-molestie avvengono per lo più sui social media (75%) e sulle dating app (10%). Da sempre sensibili e attenti alla tematica, Meetic si schiera con Parole O_stili e coinvolge due esperte in materia per educare tutt* al rispetto online.
Milano, settembre 2021 – “Come le mangrovie che vivono in un ambiente di acqua sia dolce che salata, così anche l’uomo contemporaneo è immerso in un nuovo mondo ibrido senza più un vero confine tra online e offline”. Il professore di filosofia ed etica dell’informazione all’Università di Oxford Luciano Floridi, ha fatto questa dichiarazione per spiegare il termine che lui stesso ha coniato nel 2013 per definire la condizione umana nell’era digitale. La parola che ha scelto è “onlife”, una crasi tra online e life. A pensarci bene, online facciamo tutto: dalla spesa al supermercato ad ogni altro tipo di acquisto, chiacchieriamo, ci alleniamo, ci informiamo e, perché no, ci innamoriamo.
Lo sa bene Meetic, che da 20 anni si prende cura di tutti i membri della sua vasta community con l’intento di offrire ai single un’esperienza di dating online sicura, friendly e funzionale. Tuttavia, esattamente come nella vita reale, il corteggiamento potrebbe non essere sempre rose e fiori. Potrebbe capitare infatti di incappare in insistenze, disagi o mancanza di rispetto, fino ad arrivare proprio a vere e proprie molestie digitali. Per ovviare a questo possibile e fastidioso disturbo, la piattaforma di dating online ha intrapreso una battaglia contro il cyberbullismo sposando e firmando il manifesto di Parole O_stili, il progetto sociale tutto italiano contro la violenza delle parole. La firma del documento però è solo una delle buone pratiche che Meetic ha messo in campo per contrastare le e-molestie, che, esattamente come se capitassero dal vivo, hanno un peso e necessitano di un’azione decisa per essere contrastate. All’inizio dell’estate, infatti, è stata implementata una nuova feature in Lara, la virtual coach della piattaforma. Lara è un’intelligenza artificiale, la prima a essere stata utilizzata nell’ambito del dating online e che, all’interno di Meetic, ha la funzione di guidare e offrire un supporto pratico ai single. Da inizio giugno, Lara si è trasformata in una vera e propria paladina contro il cyberbullismo, intervenendo direttamente nelle chat dove riscontra insistenza e una serie di messaggi senza risposta. L’IA si assicurerà che sia tutto in ordine e, se necessario, spiegherà cosa possono fare i single (segnalare e/o bloccare un profilo), aiutandoli a porre fine alla spiacevole situazione.
Ma questo non basta, è necessario infatti diffondere un’educazione per imparare a vivere nell’onlife. Per questo Meetic ha chiamato “alle armi” anche due esperte, una di dating e l’altra di parole. Marvi Santamaria, content creator della community Match and the city, insieme alla sociolinguista Vera Gheno si sono e-incontrate nella agorà dei dibattiti per eccellenza di questi tempi, Instagram. In una live sul social network hanno discusso di quanto virtuale e reale siano due dimensioni compenetrate e della potenza delle parole che non solo danno forma ai nostri pensieri, ma anche ai nostri sentimenti. “Io mi faccio un’idea di chi tu sei in base alle parole che usi” dichiara Gheno, “per questo è importante che ogni nostro atto linguistico anche online sia consapevole e tenga in considerazione del contesto, delle intenzioni e del nostro interlocutore”. “Il contesto non può essere un pretesto” prosegue Santamaria, spiegando come anche nelle app di dating ci siano delle regole comportamentali da rispettare. Il dibattito live è disponibile con consigli e tips qui. Leoni da tastiera fatevi da parte!